San Bartolomeo in Brancagliana, Vulgo Ponterosso di Pietrasanta, è stata eretta in Parrocchia il 17 settembre del 1930.
Sul far della sera, le campane della chiesa, echeggiano a festa, richiamando dai casolari sparsi nella campagna e dai borghi, numerosi pensieri.
Fra le mura dell’edificio si aggira ancora il ricordo di un giovane parroco, Don Pilade Nicoletti, barbaramente ucciso il 17 ottobre del 1985 e tra quelle strade, tra le nostre strade, camminano ancora i suoi assassini. Ci sono delitti che vanno oltre la cronaca e sono destinati a stigmatizzare per sempre la storia di una comunità. L’omicidio Nicoletti è uno di questi.
Nella canonica di Via Aurelia Nord, Don Pilade, sul calar di una sera d’ottobre incontra i suoi aggressori che, dopo trentatré anni, non hanno ancora un volto né un nome.
Raccontano i diari che la settimana era trascorsa tranquilla in San Bartolomeo. Niente lasciava presagire che quel giovedì sarebbe stato l’ultimo giorno di vita di Don Niccoletti. Invece, in quella sera di autunno, fu freddato con due colpi di pistola, fatto ritrovare in ginocchio e con le mani in posizione di preghiera (un monito?!). La pista ufficialmente seguita è stata quella della rapina finita male ma i due presunti malviventi non sono mai stati ritrovati. Qualcuno ha parlato di pedofilia, qualcun altro di strani transititi di denaro.
Numerosi sono i misteri che avvolgono la sua morte così come numerose e misteriose sono le modalità, e la fretta, con cui il caso è stato archiviato. Era solo in canonica quella sera? Chi poteva voler giustiziare un parroco così stimato, così amato dai giovani che giornalmente affollavano la parrocchia? Perché tanto silenzio ancora circonda l’accaduto?
In questa rubrica cercherò di ricostruire i contorni di una vicenda che ha lasciato l’amaro in bocca di tanti.